Campi Flegrei: “Magnitudo 5.0? Cadono i palazzi e conto i morti”. Bufera sul capo della Protezione Civile
Sta suscitando forti polemiche la dichiarazione del capo della Protezione Civile, Fabio Ciciliano, rilasciata durante un’assemblea pubblica a Pozzuoli sulla crisi bradisismica in corso. Alla domanda di un cittadino su cosa accadrebbe in caso di una scossa di magnitudo 5, Ciciliano ha risposto: “Cadono i palazzi e conto i morti. Funziona così”. La frase, pronunciata nel corso di un incontro con la popolazione, ha inizialmente suscitato silenzio in aula, ma nelle ore successive è diventata virale sui social, scatenando critiche e indignazione.
Il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, presente all’assemblea, ha invitato Ciciliano a chiarire le sue parole: “Le legittime paure della popolazione vanno comprese, non schernite”.
Dura anche la presa di posizione di Rosario Andreozzi, consigliere comunale di Sinistra Italiana, che ha chiesto al sindaco di Napoli Gaetano Manfredi di sollecitare il governo affinché vengano trovati fondi e soluzioni rapide per la messa in sicurezza del territorio.
A manifestare preoccupazione sono anche gli imprenditori del settore edilizio e industriale, con i presidenti Costanzo Jannotti Pecci e Angelo Lancellotti che parlano di dichiarazioni di “assoluta gravità”, sottolineando l’urgenza di un piano di emergenza chiaro per l’area flegrea.
Sui social si è intanto diffuso l’appello per una mobilitazione pubblica, con una protesta annunciata per venerdì a Napoli, in occasione della seduta del Consiglio comunale.
L’area dei Campi Flegrei, interessata da uno sciame sismico costante, registra quotidianamente scosse superiori a magnitudo 3, alimentando il timore della popolazione. In questo contesto, gli esperti sottolineano come una comunicazione istituzionale efficace sia fondamentale per evitare tensioni e allarmismi. (ANSA)